Cartoni per contenere le infiltrazioni © Ok!News24
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Una nascita sfortunata. Sembra che si possa contare solo sulla cattiva sorte e sul destino, per non parlare dell’incompetenza di molti, se nel 2025, a distanza di 15 anni dalle promesse fatte dall’allora sindaco Matteo Renzi, le abitazioni di via Torre degli Agli, che lui garantì sarebbero state completate dopo 1000 giorni, sono ancora un cantiere incompleto e una vera e propria calamità.
Le preoccupazioni espresse solo pochi mesi fa dal consigliere Palagi, a seguito delle dichiarazioni ambigue del presidente Ferrero, stanno diventando realtà. (articolo qui).
Una nascita sfortunata se è vero (ripercorriamo brevemente i fatti).
La promessa della consegna dopo 1000 giorni da parte dell’ex sindaco Matteo Renzi nel 2015 è stata disattesa, con l’allora assessore Sara Funaro che ha ammesso uno slittamento di 900 giorni rispetto alle previsioni iniziali.
Successivamente, nel 2018, si era parlato di un possibile completamento degli alloggi entro la fine dell’anno. Tuttavia, già nel luglio 2014, veniva annunciato che i collaudi erano in corso, con la prospettiva di consegnare 15 appartamenti a settembre dello stesso anno e di completare l’intero progetto entro dicembre.
Poi ci sono state le fandonie delle false consegne annunciate dall’amministrazione Nardella, ma mai realizzate. Anche qui è necessario un riepilogo, dato che dopo i primi cinque rinvii datati 2018, 2019 e febbraio 2020, ci sono state ben undici ulteriori posticipazioni. Un vero record!
29 agosto 2018, 17 settembre 2018, 1° giugno 2019, 29 settembre 2019, 8 febbraio 2020, 6 luglio 2020, 12 settembre 2021, 24 dicembre 2021, 13 febbraio 2022, 13 giugno 2022, 13 agosto 2022.
Dopo tale data, per evitare ulteriori imbarazzi, è stata evitata l’apposizione di date sul cartello dei lavori.
Ma una volta consegnate le prime abitazioni, cosa accade?
Accade che, a causa dei dubbi sui collaudi effettuati o meno, sia lasciati a tecnici e politici, il palazzo inizia a presentare problemi strutturali. Non solo in senso metaforico.
Basta che piova qualche goccia – raccontano i residenti – ed ecco che androni, cantine e garage si allagano.
I residenti cercano di far fronte alla situazione ponendo cartoni e stracci sul pavimento per evitare pericolose scivolate sulle superfici e sulle scale, ma la situazione è allarmante.
“Case spa ha promesso – continuano i residenti rassegnati – che avrebbero inviato qualcuno, ma ancora non abbiamo visto nessuno.”
Nel frattempo, ci si arrangia da soli e si cerca di contenere i danni delle nuove abitazioni pubbliche appena inaugurate.
Intanto si segnala anche che nelle casette di legno “provvisorie” di viale Guidoni, mentre gli abitanti si sono trasferiti in via Torre degli Agli, sono state occupate. Almeno si parla di cinque appartamenti.
Ma quelle casette non erano state dichiarate dall’amministrazione come destinate a essere smontate e trasferite? L’unica certezza, leggendo le documentazioni, è che esiste una delibera di giunta che conferma che quelle casette provvisorie a novembre 2022 dovevano essere smontate per poi essere rimontate in zona Rocca Tedalda, dove dovranno affrontare la stessa trafila (si spera non così lunga) per i residenti di alcune palazzine popolari…