Le aquile hanno trionfato nella loro battaglia: una speranza per Monte Giogo Villore.

Le aquile hanno trionfato nella loro battaglia: una speranza per Monte Giogo Villore.

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Crinali liberi dalle pale eoliche © AI

La recente decisione del Consiglio di Stato, che ha bloccato in modo definitivo la costruzione di un impianto eolico in Piemonte, rappresenta una notizia che infonde ottimismo anche per altre aree protette minacciate da progetti analoghi. Questa sentenza afferma l’importanza della difesa del paesaggio e della fauna, ribadendo il valore della salvaguardia ambientale contro le speculazioni energetiche che possono compromettere habitat unici e una biodiversità preziosa.

In Piemonte, l’impianto eolico previsto avrebbe invaso un’area di rilevante valore naturalistico, dove specie protette come le aquile trovano rifugio. I giudici del Consiglio di Stato hanno sostenuto le ragioni dei “veri” ambientalisti e delle comunità locali, riconoscendo che il progetto avrebbe minacciato la fauna locale, già vulnerabile a causa della frammentazione degli habitats. Questa sentenza, oltre a fermare un intervento potenzialmente distruttivo, invia un messaggio forte: la transizione energetica deve essere in armonia con la protezione del patrimonio naturale, realizzandosi senza speculazioni.

La sentenza piemontese ha un valore simbolico che supera i confini regionali. In Toscana, sul Monte Giogo di Villore, un progetto similare è già in fase di realizzazione, nonostante le stesse criticità relative alla protezione del crinale appenninico e delle specie faunistiche. Il caso piemontese rappresenta una speranza concreta per le comunità del Mugello, che da anni lottano per salvaguardare un paesaggio unico, il cui valore identitario e biodiversità sono a rischio.

Il crinale appenninico, così come le Alpi piemontesi, non può essere sacrificato per la speculazione energetica. La battaglia dei comitati locali che lottano per uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente trova in questa decisione un precedente autorevole.

Il 25 gennaio, presso la Sala Pio La Torre di Borgo San Lorenzo, si svolgerà un convegno significativo intitolato “Territori e comunità per una transizione energetica senza speculazione”. L’evento, organizzato dalla Coalizione TESS (Transizione Energetica Senza Speculazione), riunirà comitati locali, esperti di fama nazionale e rappresentanti istituzionali per discutere un modello di transizione energetica sostenibile che valorizzi i territori e le comunità.

La transizione energetica senza speculazione è un obiettivo cruciale per il futuro, ma deve essere perseguita senza compromettere i diritti delle comunità locali e la protezione del paesaggio. La sentenza piemontese dimostra che è possibile unire sviluppo e sostenibilità, utilizzando le risorse naturali senza metterle a rischio. Questa vittoria non è solo un traguardo, ma anche un nuovo inizio per tutte le realtà contrarie a progetti invasivi, come quello del Monte Giogo di Villore.

Le associazioni ambientaliste e i comitati locali possono trarre motivazione da questa decisione, continuando a far sentire la loro voce e a difendere con determinazione il territorio. Il messaggio è chiaro: la natura non è un ostacolo, ma un bene da proteggere e preservare per le generazioni future.

Il percorso verso una transizione energetica giusta e senza speculazioni passa attraverso decisioni audaci come questa. La protezione del crinale appenninico e delle altre aree protette è un dovere morale e un’opportunità per dimostrare che si possono sviluppare energie rinnovabili senza compromettere la bellezza e l’integrità dei nostri paesaggi. La sentenza del Consiglio di Stato rappresenta un faro di speranza per tutte le comunità che lottano per un futuro più verde, più giusto e più sostenibile.



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