Pendolari in attesa dei treni in ritardo alla Stazione di Pontassieve © Ok!Valdisieve
Una vicenda incredibile che sembra dare ragione ai tanti pendolari, in partenza per Firenze e provenienti da Valdisieve e altre zone, costretti a segnalare quotidianamente i disagi dovuti ai frequenti ritardi e cancellazioni dei treni regionali. Questa situazione è stata esposta ieri – 14 gennaio – dallo storico quotidiano Corriere Fiorentino e ha come protagonista una studentessa lavoratrice di Pontassieve.
Secondo quanto riportato dal giornale, la storia è iniziata nel 2022. All’epoca, la ragazza era iscritta all’università e lavorava in una gelateria presso la stazione di Santa Maria Novella. A causa degli impegni di studio, richiese un congedo, ma al suo ritorno l’azienda la trasferì in un altro punto vendita del centro. Ogni giorno prendeva il treno e da quel momento iniziarono a verificarsi significativi ritardi: per ben otto volte, in quattro mesi, si registravano ritardi di alcuni minuti. Nel novembre 2022, fu licenziata a causa di questi ritardi.
Iniziò così un’odissea legale, che si è conclusa recentemente con un esito positivo per la ragazza. “Nei giorni scorsi, la Corte d’Appello di Firenze ha confermato la sentenza di primo grado del 2023, che ordinava già la sua reintegrazione e il versamento di un indennizzo per i mesi di inattività lavorativa, dichiarando illegittimo il licenziamento.” così racconta il Corriere Fiorentino.
Per la Corte, i ritardi non erano imputabili alla ragazza, ma esclusivamente ai problemi cronici della linea ferroviaria utilizzata. Inoltre, è stato stabilito che il licenziamento avesse un “carattere ritorsivo”, dovuto alla richiesta di congedo per motivi di studio presentata nei mesi precedenti all’incidente.