Ci sono importanti aggiornamenti sull’attentato incendiario avvenuto a Borgo San Lorenzo il 13 gennaio. Nella mattinata del 16 gennaio, i carabinieri di Firenze e i militari del Ros hanno arrestato un trentenne, sospettato di essere l’autore del gesto.
Secondo le forze dell’ordine, il giovane è “vicino all’area antagonista radicale fiorentina, legata a circuiti anarchici” e il crimine sarebbe stato compiuto mentre si trovava in regime di arresti domiciliari e con sorveglianza elettronica.
Le indagini hanno rivelato che, alle 2 del 13 gennaio, il giovane, con il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto, si è avvicinato al portone della caserma, ha estratto da una grossa busta un liquido altamente infiammabile, avvolto in una felpa, e ha appiccato il fuoco prima di fuggire. L’intervento tempestivo dei militari ha scongiurato una situazione ben più grave.
I militari hanno immediatamente avviato le indagini e, nel giro di ventiquattr’ore dall’evento, hanno raccolto un quadro indiziario rilevante nei confronti del giovane. Il fermo è stato disposto “per i reati di tentato incendio, aggravato dalla finalità eversiva”. Particolarmente utile è stata “la dettagliata analisi di centinaia di sistemi di videosorveglianza presenti nell’area coinvolta”.