Antonio Recati, un anarchico di 30 anni originario di Prato, rimarrà in carcere per aver compiuto un attentato incendiario contro la caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo nella notte del 13 gennaio, a causa del “pericolo di reiterazione di reati”.
La decisione è stata presa dalla giudice Angela Fantechi, che ha trattato il caso del fermo senza convalidare l’aggravante di terrorismo. Secondo la giudice, l’attacco aveva delle motivazioni politiche, ma non sono state stabilite in modo convincente le finalità terroristiche, pertanto non ha convalidato il fermo. È stata richiesta inoltre un’osservazione psichiatrica e un alto livello di sorveglianza nel carcere. Su richiesta dei legali di Recati, verranno effettuati dei controlli medici.