Una riflessione completa sul ruolo, i compiti e le potenzialità delle attività di cooperazione internazionale, considerando gli attuali scenari di conflitti e tensioni globali. Questo è l’obiettivo del convegno organizzato dalla Regione Toscana, in programma giovedì 6 marzo nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, a piazza Duomo 10 a Firenze.
L’incontro, intitolato “Cooperazione tra territori, un percorso tra emergenza, sviluppo e pace”, mira ad esplorare il legame tra cooperazione e conflitti per ripensare e rilanciare la cooperazione tra i territori, al fine di dare nuovo impulso all’attività politica della Regione in questo settore.
Dopo i saluti istituzionali del presidente Eugenio Giani (ore 9.15), la mattinata proseguirà con gli interventi iniziali di Serena Spinelli, assessora regionale alla cooperazione internazionale, e di Alfiero Ciampolini del Forum attività internazionali della Toscana. Successivamente, ci saranno testimonianze da autorità locali mediorientali e interventi di rappresentanti di Ong, Anci Toscana e sindaci toscani.
Il pomeriggio sarà dedicato al tema dei diritti umani e del diritto internazionale, partendo da un’analisi del contesto a cura di Francesca Albanese, relatrice ONU sui territori occupati, e di Alessandra Annoni, docente dell’università di Ferrara. A seguire, ci saranno interventi specifici sul diritto alla salute e testimonianze dirette sul lavoro della società civile palestinese e sulla situazione degli arabi israeliani.
Le conclusioni, che si terranno alle ore 17, saranno affidate a Serena Spinelli.
“L’evento – evidenzia l’assessora Spinelli – vuole essere non solo un momento di riflessione su ‘se e come’ la cooperazione allo sviluppo possa fungere da strumento per sostenere i processi di pacificazione e poi la pace, ma anche una piattaforma in cui la politica esprima una posizione sulle attuali e future dinamiche internazionali. In considerazione del radicale cambiamento del contesto dovuto alla guerra, un elemento cruciale della discussione sarà rappresentato dalla relazione con i partner locali, volta a colmare il ‘vuoto di solidarietà’ emerso in questo periodo.”