I 3 rimedi naturali più efficaci per combattere l'insonnia secondo la chimica

I 3 rimedi naturali più efficaci per combattere l’insonnia secondo la chimica

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La melatonina, la valeriana e il CBD sono considerati i principali alleati per un sonno ristoratore. Questa affermazione è supportata dalla chimica, poiché ciascuno di questi elementi ha la capacità di contrastare l’insonnia intervenendo su specifiche aree del cervello.
Ecco un approfondimento su come la melatonina, la valeriana e il cannabidiolo CBD combattono un disturbo del sonno frequente e destabilizzante come l’insonnia.

  1. Melatonina
    La melatonina è un ormone naturale prodotto dalla ghiandola pineale del cervello, che si lega ai recettori della melatonina, MT1 e MT2, situati nell’ipotalamo. Il recettore MT1 è responsabile dell’induzione del sonno, mentre l’MT2 regola il ritmo circadiano.

Poiché la melatonina influisce anche sull’attività neuronale nel sistema reticolare ascendente, riducendone l’intensità, questo ormone può promuovere uno stato di rilassamento. Di conseguenza, i suoi effetti sull’insonnia sono ben documentati, e numerosi prodotti farmaceutici e erboristici a base di melatonina vengono utilizzati per sincronizzare il ciclo sonno-veglia, sia nei casi di insonnia legata a un ritmo circadiano alterato che in situazioni di “jet lag”.

In effetti, non è un sedativo diretto, ma tende a favorire il sonno in modo naturale.

  1. Valeriana

Un’altra pianta molto utilizzata in erboristeria è la valeriana, che contiene composti attivi come l’acido valerenico, i valepotriati e i flavonoidi, i quali agiscono sul sistema nervoso centrale.

Il meccanismo d’azione della valeriana si basa sulla sua capacità di aumentare la disponibilità di acido gamma-amminobutirrico (GABA), il neurotrasmettitore inibitorio responsabile della diminuzione dell’eccitazione neuronale.

Inibendo l’enzima GABA-transaminasi, che degrada il GABA, la valeriana contribuisce ad aumentare i livelli di rilassamento. Inoltre, essa agisce anche sui recettori GABA-A, ai quali è attribuito un effetto calmante simile a quello degli ansiolitici, ma con un’azione più lieve e meno soggetta ad assuefazione.

La valeriana è considerata una valida alleata contro i disturbi del sonno grazie alla sua efficacia nella riduzione del tempo necessario per addormentarsi (latenza del sonno). È anche nota per la sua capacità di migliorare la qualità del sonno, specialmente nei casi in cui l’insonnia è la naturale conseguenza di problemi come ansia e depressione.

Sebbene l’efficacia della melatonina e della valeriana contro l’insonnia possa variare da persona a persona, in base alla propria storia clinica e a fattori interni ed esterni, è certo che entrambi i rimedi possano essere provati, in quanto non creano dipendenza né presentano effetti collaterali.

Naturalmente, in caso di insonnia cronica, questi rimedi naturali potrebbero non essere sufficienti, pertanto si consiglia di consultare un medico.

  1. CBD

Un rimedio scientificamente più recente per combattere l’insonnia è l’uso di CBD e dei suoi derivati, come l’olio al CBD disponibile su cbdmania.it. Questo composto non psicoattivo, presente nella pianta di cannabis, è noto per le sue proprietà rilassanti e ansiolitiche, potenzialmente utili per gestire l’insonnia.

Il cannabidiolo CBD agisce indirettamente sul sistema endocannabinoide, modulando l’attività dei suoi recettori senza legarsi direttamente a essi, influenzando così il rilassamento.

Il sistema endocannabinoide, responsabile della regolazione di numerose funzioni biologiche, inclusi il ciclo sonno-veglia, lo stress e la percezione del dolore, ha due recettori: il CB1, principalmente nel cervello e coinvolto nella regolazione dell’umore e del sonno, e il CB2, localizzato nel sistema immunitario, che contribuisce alla riduzione dell’infiammazione e può influire sulla qualità del sonno.

Riguardo ai suoi effetti sull’insonnia, il CBD è noto per la sua capacità di ridurre l’ansia, un elemento cruciale per chi fatica ad addormentarsi a causa di pensieri persistenti o stress. Inoltre, incoraggia il rilassamento e aiuta a calmare il sistema nervoso, senza produrre effetti sedativi diretti, migliorando la qualità del sonno e riducendo i risvegli notturni. Se l’insonnia è associata a condizioni dolorose croniche, l’assunzione di CBD può alleviare il dolore, migliorando così il sonno.

Sebbene la comunità scientifica non abbia ancora definitivamente valutato l’efficacia del CBD nel lungo termine, è noto che questo principio attivo del cannabis non provoca dipendenza e non crea effetti psicoattivi, a differenza del THC.



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