Gravi ritardi nella rimozione del passaggio a livello di Vicchio. Non possono pagare solo i pendolari!

Gravi ritardi nella rimozione del passaggio a livello di Vicchio. Non possono pagare solo i pendolari!

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Giannelli © NN

“Il 2024 si è chiuso con i soliti problemi per i pendolari del trasporto regionale, amplificati dai malfunzionamenti del passaggio a livello di Vicchio, con le interminabili code che ormai perdurano da anni. Una situazione inaccettabile, con responsabilità politiche precise. È impensabile continuare in questo modo, e a farne le spese, come sempre, sono i pendolari.” Queste le parole di Giampaolo Giannelli, capogruppo della Lega nell’Unione dei Comuni del Mugello.

“È importante non dimenticare quanto accaduto negli ultimi anni – prosegue Giannelli –. Nel dicembre del 2017 è stato firmato un protocollo di intesa con il viceministro Riccardo Nencini, che annunciava trionfalmente l’eliminazione dei passaggi a livello delle linee faentina e valdisieve, incluso quello di Vicchio, promettendo miglioramenti in termini di sicurezza per l’intera comunità. Tuttavia, nel dicembre 2021 è arrivata la delusione, anzi una vera e propria doccia fredda: RFI ha comunicato il rinvio dei lavori per la soppressione del passaggio a livello, giustificando il ritardo con la necessità di uno studio sulla sicurezza idraulica del torrente Muccione, che attraversa strada e ferrovia poco prima del punto dove dovrebbe sorgere il sottopasso. Eppure, il torrente c’era anche prima! Nessuno se n’era accorto? Dopo lunghi periodi di attesa, esattamente un anno fa è stata finalmente annunciata la programmazione dei lavori, che si spera possano essere completati nel 2025 o, più probabilmente, nel 2026.”

“E così – sottolinea ancora Giannelli – mentre si attende la risoluzione del problema, con un evidente corto circuito tra gli enti coinvolti, sono stati effettuati lavori di manutenzione e aggiornamento del passaggio a livello stesso. Tuttavia, il nuovo sistema installato non funziona in modo adeguato.”

“È fondamentale – conclude Giannelli – non solo risolvere i problemi del nuovo sistema, ma soprattutto arrivare rapidamente all’eliminazione del passaggio a livello. Inoltre, devono essere accertate le responsabilità di chi ha sbagliato, portando, dopo quasi 8 anni dalla firma del protocollo nel 2017, a non vedere ancora alcun risultato concreto. Non possono sempre e solo essere i pendolari a subire le conseguenze.”



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