Giovani&Futuro presenta il DDL per abbattere l'IVA su igiene femminile e prima infanzia

Giovani&Futuro presenta il DDL per abbattere l’IVA su igiene femminile e prima infanzia

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Giovani Futuro © GF

Martedì 18 febbraio, presso la Cancelleria della Corte di Cassazione, è stato presentato un disegno di legge di iniziativa popolare volto a ridurre l’IVA sui prodotti per l’igiene femminile e per la prima infanzia al 5%. Sostenuta dall’associazione Giovani&Futuro, originariamente attiva a Belluno e ora presente in gran parte delle Regioni italiane, l’iniziativa si propone di supportare le famiglie e di promuovere l’equità di genere. Un progetto che, con un costo previsto di 180 milioni di euro, interessa direttamente anche il Mugello e la provincia di Firenze, ribadendo l’impegno nazionale verso una politica per il bene comune.

Martedì 18 febbraio è stato depositato presso la Cancelleria della Corte di Cassazione un disegno di legge di iniziativa popolare con l’obiettivo di abbassare l’IVA sui prodotti per l’igiene femminile e per la prima infanzia al 5%. L’iniziativa è promossa dall’associazione Giovani&Futuro, nata nella provincia di Belluno e attualmente attiva in molte regioni italiane.

“Abbiamo deciso di agire concretamente presentando questa proposta di buon senso – spiega il presidente nazionale dell’associazione, Luca Frescura –. Vogliamo offrire un supporto reale alle famiglie italiane, riducendo il carico economico dell’acquisto di beni essenziali, e allo stesso tempo promuovere l’equità di genere, garantendo alle donne un accesso più sostenibile ai prodotti per la salute e l’igiene personale. Non bastano le parole, è necessario passare ai fatti!”.

La proposta, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 19 febbraio, ha un costo stemato di 180 milioni di euro. I promotori ritengono che le risorse necessarie possano essere recuperate diminuendo le dotazioni finanziarie di Camera e Senato, i cui budget non sono stati ridotti malgrado la diminuzione del numero dei parlamentari. “Abbiamo votato per ridurre il numero dei parlamentari, ma i bilanci di Camera e Senato sono rimasti invariati: proponiamo di abbattere queste risorse per finanziare il nostro DDL,” aggiunge Frescura.

Per portare il disegno di legge al dibattito parlamentare, è necessario raccogliere 50.000 firme in un breve periodo. Le firme possono essere raccolte comodamente online tramite la piattaforma del Ministero della Giustizia “Referendum e iniziative popolari”, cercando il nome di uno dei tre principali proponenti: Frescura, Menia Corbanese o Belfi.

“Chiediamo a tutti di firmare e far firmare questa iniziativa – afferma il vicepresidente nazionale Thomas Menia Corbanese –. È una battaglia di civiltà che può essere vinta solo con il contributo di tutti.”

Tra i promotori, con un’età media di 23 anni, ci sono Sebastiano Belfi, Domenico Denis Angarano, Samuele Baldon, Serena Bonalanza, Noemi Carrer, Federica Famà, Luca Olivotto, Lorenzo Pellizzari, Eros Roncen e Simonetta Saccon, rendendo questa una delle più giovani proposte legislative nella storia repubblicana.

Per maggiori informazioni su come e dove firmare, scarica qui il vademecum in pdf

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