ForteMugello, Fabiani: “Si presentano le condizioni per inaugurare una nuova era”

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“La situazione è complessa, ma grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti si presentano le condizioni per inaugurare una nuova fase nella storia di una realtà produttiva storica del Mugello.”

Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali, commenta l’esito della riunione di oggi del Tavolo di crisi, tenutasi a Palazzo Strozzi Sacrati riguardo alla vertenza ForteMugello, un’azienda agroalimentare in liquidazione con 36 dipendenti in Cig.

La determinazione e lo spirito di collaborazione tra istituzioni, sindacati e la stessa azienda in liquidazione, “che è pronta a cedere il passo”, per raggiungere l’obiettivo di proteggere i dipendenti e rilanciare l’attività, costituiscono “elementi – riflette Fabiani – che meritano attenzione e rispetto”.

La riunione di oggi – cui hanno partecipato, oltre al consigliere Fabiani, accompagnato dall’Unità di crisi di Arti, il commissario liquidatore, le organizzazioni sindacali di categoria e i consulenti dell’azienda – ha rappresentato un momento per fare il punto sugli ultimi sviluppi della situazione.

“Non mancano i primi seri interessamenti da parte di alcuni imprenditori per rilevare la proprietà”, spiega Fabiani con cauto ottimismo, aggiungendo che “la riunione ha avuto lo scopo di chiarire alcuni strumenti pubblici utili a facilitare l’insediamento di nuove imprese”.
Il consigliere evidenzia anche il percorso per garantire la sicurezza dei lavoratori. “È in arrivo – sottolinea – la proroga fino a ottobre 2025 della Cassa integrazione per i dipendenti, che era scaduta a dicembre scorso, e sono in fase di avvio azioni di formazione per migliorare le loro opportunità di aggiornamento e possibile ricollocazione.”

“Oltre alle difficoltà – osserva il consigliere – ForteMugello è una realtà che ha potuto contare su fatturati significativi, un portafoglio clienti di valore, capacità di espansione internazionale, e rappresenta ancora oggi un’importanza strategica per l’economia del Mugello, specialmente per il legame con allevatori e produttori di latte, oltre a essere uno dei principali impianti di trasformazione del latte in una Regione che ha storicamente carenza di tali strutture produttive.”

“Siamo consapevoli che la situazione richiede cautela, data la fase interlocutoria in cui ci troviamo, e continueremo – conclude Fabiani – a lavorare con fiducia per consolidare le basi necessarie a dare una svolta a questa vicenda.”

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