Firme in 140 tra cittadini e associazioni per il Patto per la Lettura di San Casciano

Firme in 140 tra cittadini e associazioni per il Patto per la Lettura di San Casciano

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In veste di madrina dell’evento, non poteva che esserci la rinomata scrittrice e poetessa Maria Grazia Calandrone, la prima a firmare la pergamena che ha ufficialmente sancito la creazione del Patto per la Lettura di San Casciano in Val di Pesa. L’autrice, che ha raggiunto due volte la finale del Premio Strega nel 2021 e nel 2023, con i suoi volumi “Splendi come vita” e “Dove non mi hai portata”, è stata al centro di questa iniziativa, sostenuta e organizzata dal Comune, che ha segnato l’inizio dell’impegno collettivo dei primi 140 firmatari (un numero in continua evoluzione), tra cui cittadini, associazioni, Circoli, librai, gruppi di volontarie e volontari che collaborano con la biblioteca, case editrici e testate giornalistiche, unite formalmente in una rete civica che valorizza i principi culturali, sociali e inclusivi del mondo della lettura. La nascita del Patto per la Lettura è avvenuta in uno dei luoghi più significativi della cultura di San Casciano, il Teatro comunale Niccolini, dove molte persone si sono ritrovate per avviare una nuova relazione con la cultura del libro.

“Siamo entusiaste per il successo dell’evento – ha dichiarato l’assessora alla Cultura Sara Albiani – rappresenta un’importante pietra miliare che sancisce una sinergia già ben radicata nel nostro territorio, ponendo l’accento sulla partecipazione e il coinvolgimento di tutti coloro che desiderano rendere la promozione della lettura e le sue valenze interculturali uno strumento di crescita condiviso e diffusivo”.

Il Patto per la Lettura di San Casciano è costantemente aperto e può essere sottoscritto da istituzioni pubbliche, biblioteche, case editrici, librerie, autori e lettori organizzati in gruppi e associazioni, scuole, attività commerciali, associazioni culturali e di volontariato, Rsa, e fondazioni bancarie.

“Un’ulteriore iniziativa che mira a valorizzare il ruolo plurale della cultura, considerata sia come un elemento cruciale di arricchimento sociale sia come motore di sviluppo del territorio – ha dichiarato il sindaco Roberto Ciappi – il Patto per la Lettura rappresenta un percorso che offrirà stimoli, opportunità e esperienze di cittadinanza attiva e a San Casciano si concretizza con la consapevolezza che l’obiettivo dell’amministrazione comunale è di continuare a sostenere e affiancare le espressioni e i linguaggi della cultura, rispondendo a una realtà in evoluzione e alle necessità contemporanee”. L’iniziativa è stata curata dall’ufficio Cultura del Comune, in particolare dai bibliotecari Marco Rossetti e Gianna Bigi, dal responsabile del Servizio Cultura Leonardo Baldini e dalla collaboratrice Sara Gremoli.

Con Maria Grazia Calandrone sul palcoscenico del Niccolini, si è svolto un dialogo intimo e coinvolgente, che ha permesso di esplorare la ricca e variegata esperienza dell’autrice nel mondo della poesia e della scrittura. A partire dal suo ultimo romanzo “Magnifico e tremendo stava l’amore”, pubblicato da Einaudi nel 2024 e ispirato a una storia vera di cronaca nera, l’incontro, ricco di domande e riflessioni condivise col pubblico, ha illuminato il potere della poesia nella società odierna.

Riportiamo in sintesi un estratto dell’intervista, realizzata da Cinzia Dugo, ufficio stampa dell’Unione comunale del Chianti fiorentino.

Innanzitutto le chiediamo come e quando scopre l’amore per la poesia…

Scrivo da quando avevo 14 anni e ho sempre tenuto per me le mie poesie e i miei testi, non volevo che nessuno li leggesse. Poi ho scoperto la gioia di scrivere per condividere e ho cominciato a pubblicare i miei romanzi da adulta.

Il potere della parola poetica nella società contemporanea. Pensa possa promuovere un cambiamento culturale o sociale?

Senza dubbio, la poesia, che apparentemente sembra superflua, riesce invece a rivelare molti aspetti della tua personalità, della tua ricerca interiore e del tuo percorso esistenziale. È uno strumento di grande efficacia e potenza emotiva, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano, permettendo di esprimere e risvegliare sentimenti e valori di cui il mondo avverte un bisogno urgente. La poesia incarna resistenza, solidarietà, connessione, unità di intenti, empatia e la ricerca di un sé migliore, in grado di dialogare con gli altri e con il mondo.

C’è un legame tra poesia e autobiografia?

Molti dei miei scritti presentano elementi autobiografici. Ho volontariamente usato la scrittura per raccontare i momenti cruciali della mia vita. L’esperienza personale e i momenti più difficili segnati dal dolore hanno inevitabilmente influenzato la mia scrittura. Tuttavia, credo che il filo conduttore dei miei romanzi sia la serenità; intendo trasmettere ai lettori una buona dose di accoglienza mista a consapevolezza.

La sua è una prova, una testimonianza letteraria inedita, che mescola narrativa e poesia…

È stata un’evoluzione stilistica durante la pandemia, quando ho iniziato a scrivere romanzi integrando brani poetici. Questa significativa svolta mi ha fatto comprendere l’importanza dell’arte della parola per il mio percorso creativo, una forma espressiva che aiuta a illuminare le ombre e a risolvere i nodi, esplorando, comprendendo, perdonando. La compassione, l’identificazione con i sentimenti, le storie e i percorsi degli altri è la caratteristica distintiva del mio rapporto con la scrittura.

Fonte: Ufficio Stampa

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