Oggi è stato presentato presso Palazzo Strozzi Sacrati il rapporto della FIAIP (Federazione degli Agenti Immobiliari Professionali) riguardante l’andamento del mercato immobiliare in Toscana per il secondo semestre del 2024. Durante l’incontro, è intervenuto il presidente Eugenio Giani, il quale ha evidenziato le misure messe in atto per garantire il diritto alla casa, partendo dal piano regionale a un anno dalla sua attuazione, fino alle risorse regionali e al PNRR. Ha anche accennato al tema degli affitti brevi e all’impugnazione da parte del governo della legge toscana sul turismo.
“I dati Fiaip 2024 – ha sottolineato Giani – mostrano un aumento nel volume delle negoziazioni immobiliari. Questo è un dato positivo sia per chi opera nel settore dell’intermediazione che per i proprietari, ma rappresenta anche uno stimolo per l’operatore pubblico a intervenire sulla questione abitativa, affinché molte famiglie non vengano escluse dal diritto a possedere un’abitazione, tutelato dalla Costituzione. È fondamentale sottolineare l’importanza del piano casa regionale, su cui pochi giorni fa, insieme all’assessora Spinelli, abbiamo fatto un primo bilancio a un anno dall’approvazione. È altrettanto necessario agire con decisione sulle politiche abitative, non solo in termini di nuove costruzioni, ma principalmente sulla ristrutturazione del patrimonio pubblico esistente, in modo da mettere a disposizione subito gli alloggi per coloro che si trovano in graduatoria. Dobbiamo continuare con i 93 milioni di euro del PNRR, che si sommano ai 50 milioni regionali: tutte risorse che devono essere utilizzate in modo da evitare che il piano complessivo rischi di non rispondere ai bisogni immediati e che i prezzi degli immobili continuino a salire, rendendo difficile l’accesso a questo diritto per molte famiglie, studenti e lavoratori.”
Sulla questione degli affitti brevi e sulla recente impugnazione della legge toscana sul turismo, Giani non ha dubbi. “Considero la legge toscana un modello da seguire, che affronta il tema in stretta connessione con la gestione dei flussi turistici, rinforzando i poteri pubblici riguardo alla limitazione della desertificazione dei nostri centri storici e all’espropriazione di alcune aree per destinarle al turismo. La ritengo una legge equilibrata, in quanto non è autoritaria, ma invece potenzia i Comuni nel disciplinare in modo appropriato il proprio territorio. Sono consapevole che Firenze regolerà gli affitti brevi in un modo specifico e eserciterà le proprie misure contro il fenomeno. Tuttavia, per un borgo storico situato in aree interne con problemi di spopolamento, l’affitto breve può costituire un’opportunità d’investimento che merita di essere incentivata.” Il presidente ha quindi concluso auspicando “una politica che conferisca autonomia ai Comuni in questo ambito, e la legge regionale si muove in questa direzione. Il governo, impugnandola, non ha compreso che per contrastare determinati fenomeni relativi agli affitti brevi non avrebbe dovuto attendere la nostra legge, ma doveva interagire con i Comuni sui regolamenti. In questo modo ha interrotto una politica di valorizzazione e promozione turistica molto equilibrata, fermandola sul nascere. È stato un atto politico: evidentemente la gestione toscana del turismo, che sta funzionando, ha suscitato rivalità.”