Forteto. © nc
Firenze, 6 marzo 2025 – La Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul caso Forteto non ha intenzione di fermarsi. Lo ha ribadito con determinazione la deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, mettendo in evidenza l’importanza di fare chiarezza su una questione che per troppo tempo è rimasta nell’ombra.
“Il lavoro della commissione Forteto non si fermerà, continueremo con sempre maggior determinazione a perseguire la verità e la giustizia”, ha affermato La Porta in una comunicazione ufficiale. Questo commento si riferisce all’audizione pubblica di Rodolfo Fiesoli, fondatore della comunità, che ha parlato per la prima volta davanti a un’autorità giudiziaria. “Dobbiamo farlo per le tante, troppe vittime di una storia atroce, il cui principale responsabile ha finalmente testimoniato in un contesto ufficiale. Proseguiremo finché non avremo fatto chiarezza sulla vicenda”, ha aggiunto la parlamentare.
L’Associazione Vittime del Forteto, impegnata da sempre nella lotta per la giustizia, ha espresso l’auspicio che l’audizione di Fiesoli possa aiutare a rivelare le responsabilità istituzionali che hanno consentito alla comunità di operare senza interferenze per oltre 35 anni. In un comunicato, l’Associazione ha sperato che la Presidenza del Consiglio dei Ministri continui il suo impegno affinché le vittime ancora prive di risarcimento – ex minori, genitori ingiustamente accusati di abusi e lavoratori sfruttati – possano finalmente ottenere giustizia.
L’udienza odierna segna un passo significativo in un percorso che resta lungo, ma necessario per dare risposte alle vittime e concludere definitivamente un capitolo doloroso della storia italiana.
