“Cinque strategie per affrontare il fenomeno”

“Cinque strategie per affrontare il fenomeno”

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Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia © Facebook

Dalla automazione della raccolta della tassa di soggiorno alla gestione delle chiavi in box, fino alla partecipazione ai tavoli di discussione sui problemi abitativi, sulla diminuzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism.
Queste sono le proposte presentate dal presidente di Property Managers Italia, Lorenzo Fagnoni, durante l’incontro avvenuto ieri con l’assessore, Jacopo Vicini, presso la sede dell’assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze.

“L’incontro è stato diretto e sincero” – spiega Fagnoni – “le differenze di opinione rimangono e sono significative, ma come associazione siamo soddisfatti di essere stati ricevuti e ascoltati per la prima volta dopo anni di silenzio e critiche”.

“Crediamo che la nostra esperienza possa essere utile su alcune questioni cruciali” – continua Fagnoni – “ad esempio potremmo essere un mezzo per promuovere comportamenti responsabili tra gli ospiti dei nostri appartamenti, migliorando il rispetto delle regole e la convivenza tra i cittadini.
Potremmo anche cercare di creare un collegamento tra il Comune e portali come Booking.com per facilitare l’automazione della raccolta della tassa di soggiorno, garantendo efficienza e trasparenza”.

“Siamo disponibili a collaborare per regolarizzare e migliorare l’impiego delle key box dal punto di vista estetico” – afferma il presidente di Property Managers Italia – “riteniamo essenziale essere invitati ai tavoli di discussione sull’emergenza abitativa, sulla diminuzione dei residenti nel centro storico e sull’overtourism, per contribuire con dati, esperienze e proposte”.

“La normativa contro le locazioni turistiche a Firenze è in vigore da oltre 18 mesi, e riteniamo che sia un periodo sufficiente per valutare se abbia raggiunto gli obiettivi sperati, limitando la proprietà privata. Al contrario, notiamo che non ha avuto alcun impatto sui canoni esorbitanti delle locazioni lunghe e non è riuscita a riportare i residenti nel centro storico” – sottolinea Fagnoni – “Misure simili in città come New York, Londra, Barcellona e Parigi dimostrano come il turismo sia diventato più elitario a causa dell’aumento dei prezzi degli hotel, mentre i canoni delle locazioni lunghe sono rimasti inaccessibili per molti.”

“Purtroppo, truffatori seriali stanno approfittando delle lacune legislative per occupare immobili senza pagare affitti, danneggiando sia i proprietari che i conduttori che si trovano realmente in difficoltà temporanea nel pagamento di un affitto” – aggiunge Fagnoni – “Chiediamo che ci sia una concertazione prima dell’emanazione di normative e annunci alla stampa riguardanti misure restrittive. Una collaborazione preventiva garantirebbe soluzioni più efficaci e condivise. Inoltre, un dialogo costruttivo tra il Comune e la nostra associazione potrebbe portare a soluzioni per migliorare la vivibilità della città e valorizzare il patrimonio immobiliare.”

“Uno studio regionale dell’Irpet ha mostrato che, anche raddoppiando il numero di locazioni turistiche, i canoni delle locazioni lunghe a Firenze subirebbero solo un impatto del 16%. Non sembra che questa sia la soluzione all’emergenza abitativa” – evidenziano gli imprenditori immobiliari – “Suggeriamo una strategia alternativa: se il Comune promuovesse una modifica alla normativa nazionale per la gestione dell’inquilino moroso, migliaia di immobili attualmente ritirati dal mercato potrebbero essere reinseriti, contribuendo a ridurre il problema abitativo.”



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