Anziano © nc
Dopo aver pubblicato il nostro articolo (clicca qui) riguardante la tragedia avvenuta nella frazione di Giugnola, nel comune di Firenzuola, abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e chiarimenti da parte di familiari e amici dell’uomo, che riteniamo importante riportare.
L’anziano, di 89 anni (e non 93 come indicato inizialmente), soffriva di problemi cognitivi, ma non era lasciato solo. Come raccontano i familiari, era assistito e seguito con cura, pur mantenendo alcune abitudini di autonomia, come uscire da solo per comprare il pane. Proprio questa routine lo aveva portato ad allontanarsi dalla propria abitazione il giorno della scomparsa.
L’allerta è stata lanciata tempestivamente già dal mattino, quando non si è visto rientrare, e le ricerche sono iniziate immediatamente. Sfortunatamente, l’epilogo è stato tragico. La comunità di Giugnola, profondamente colpita dalla perdita, sottolinea il forte legame affettivo che lo legava all’anziano, ribadendo che non si trattava di una situazione di abbandono. Quanto accaduto mette in evidenza le difficoltà affrontate dalle persone anziane, soprattutto in contesti isolati dell’Appennino. Tuttavia, in questo specifico caso, si è trattato di una tragica fatalità e non di una condizione di solitudine o trascuratezza.