Recentemente, la Camera ha respinto un ordine del giorno che proponeva di pianificare iniziative per commemorare i 650 anni dalla morte di Boccaccio. “Resto sorpreso dalla mancanza di sensibilità nei confronti di un grande protagonista della prosa, il primo a scrivere in lingua volgare, ovvero in italiano” – ha dichiarato il presidente della Toscana, Eugenio Giani. – “La Regione ha supportato la proposta del Comune di Certaldo per costituire un comitato a livello nazionale per le celebrazioni. Così come Dante, che scrisse la Divina Commedia in terzine di volgare, Giovanni Boccaccio è considerato il padre del primo testo di prosa organico in lingua italiana”.
“Mi sarei aspettato – ha continuato il presidente – una maggiore sensibilità da parte delle autorità nazionali competenti, in particolare dalla Consulta designata dal Ministero della Cultura, che nei mesi scorsi aveva già bocciato la proposta di istituire un comitato nazionale. Ieri, a fronte di un ordine del giorno specifico, sottoscritto dall’onorevole Irene Manzi, che chiedeva di correggere in qualche modo quella decisione, la Camera ha nuovamente respinto la proposta”. “Un ultimo tentativo sarà fatto nei prossimi giorni dal senatore Dario Parrini, che ripresenterà l’ordine del giorno in Senato. Tuttavia, come Regione – ha concluso il presidente Giani – non possiamo tollerare l’oblio della memoria dell’autore del Decamerone, delle “Cento novelle”, un simbolo della Toscana e un padre della letteratura italiana. Pertanto, ci impegneremo a costituire un comitato regionale per sviluppare iniziative adeguate in occasione delle celebrazioni dei 650 anni dalla morte di Boccaccio”.